Il virus dell’Epatite A è stato ritrovato in un mix di frutti di bosco congelati da Italia e Polonia, con materie prime provenienti da Bulgaria, Canada e Paesi Bassi. Lo segnala il Sistema di Allerta Europeo mentre il Ministero della Salute fa sapere dell’esistenza di due focolai internazionali di Epatite A, il primo che coinvolgeva pazienti dei Paesi Nord-Europei (presumibilmente legato al consumo di frutti di bosco congelati di importazione extra-EU), il secondo di turisti di rientro dall’Egitto. C’è di più: negli ultimi mesi il Ministero ha rilevato un importante incremento, rispetto agli anni precedenti, dei casi di Epatite A in Italia.
Tre buoni motivi per rafforzare la sorveglianza dell’Epatite A e avviare indagini sul territorio. Lo stesso Ministero, in una recente circolare, ha avanzato una serie di raccomandazioni impegnandosi a “provvedere tempestivamente al campionamento degli alimenti sospetti, inviando i campioni all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale o ad altro Laboratorio Pubblico territorialmente competente”.
In particolare, il Ministero raccomanda di indagare sempre la storia di eventuali viaggi all’estero, in particolare in Egitto o in Paesi del Nord Europa come su un eventuale consumo di frutti di bosco surgelati, che sembrerebbero essere il veicolo dell’epidemia di epatite A che sta coinvolgendo i Paesi del Nord Europa . Inoltre, si consiglia la vaccinazione per l’Epatite A ai viaggiatori diretti in aree endemiche.
A cura di Silvia Biasotto