Chi se l’aspettava. Chi la sperava. Chi non avrebbe mai voluto affrontarne le conseguenze. La notizia sull’associazione tra consumo di carne lavorata e rossa e il cancro, resa nota dall’ Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro dell’OMS , ha acceso un gran dibattito e diffuso tanti dubbi. Come ha sottolineato il ministro per la Salute, Beatrice Lorenzin, lo studio dell’Oms non potrà essere valutato nel dettagli prima di metà del 2016. Per aiutare i cittadini a fare chiarezza Help Consumatori ha tradotto le principali faq (domande e risposte) pubblicate dallo stesso Iarc in relazione al comunicato stampa della monografia sul consumo di carne lavorata e rossa.
1. Cosa si intende per carne rossa e carne lavorata?
Per carne rossa si intende tutte le carni di muscolo di mammifero, che comprendono: manzo, vitello, maiale, agnello, montone, cavallo, e capra.
Per carne lavorata si intende carne trasformata tramite la salatura, la stagionatura, la fermentazione, il fumo, o altri processi per aumentare il sapore o migliorare la conservazione. Gran parte delle carni lavorate contengono carne di maiale o manzo, ma anche trasformati di carni che possono contenere altre carni rosse, pollame, frattaglie, sottoprodotti come il sangue. Esempi di carni lavorate sono hot dog (wurstel) , prosciutto , salsicce, carne conservata, e biltong o carne secca così come carne in scatola e preparati e sughi a base di carne.
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