Malati che partecipano a forum con altri malati, cercano studi e informazioni sulla propria malattia. Il ruolo tra web e salute è sempre più stretto, come testimoniano i risultati di un’indagine dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas).

Un ruolo che vede la necessità per strutture ed operatori della sanità di adeguarsi alla diffusione del web e, dall’altra, per i cittadini-utenti di valutare l’attendibilità delle informazioni diffuse, purtroppo non sempre adeguate e soprattutto “testate”.

A sostenerlo è Sanità Futura che è da tempo attiva sul web con il portale associativo ed altre iniziative di informazione-confronto-interazione, l’ultima in ordine di tempo, www.ilmurobianco.it che ha caratterizzato, attraverso la campagna denominata “dicembre nero”, una fase non solo di protesta quanto di ampia partecipazione dei cittadini ai problemi della funzionalità del Servizio Sanitario Regionale, a partire dalle liste di attesa e dai casi di malasanità.

Secondo un’indagine recente di Demoskopea – riferisce Sanità Futura – il 22,4% degli internauti ha ammesso di avere usato il web almeno una volta al mese nell’ultimo anno per trovare risposte a dubbi e problemi inerenti alla sfera della sanità.

Ma per quali disturbi si usa maggiormente la rete per reperire informazioni? I problemi alimentari svettano in cima alla classifica delle risposte e ben il 42,7% degli intervistati li indica come oggetto della loro ricerca online. Seguono le malattie dermatologiche (39,7% del campione intervistato) e il sesso e i disturbi all’apparato riproduttivo.

Gli italiani, stando allo studio, ripongono molta fiducia in ciò che trovano online: ben più della metà degli intervistati (62,8%) ha risposto di fidarsi abbastanza di ciò che trova sul web. Solo l’1% ha risposto di non credere affatto a ciò che legge in Rete.