Al momento stai visualizzando Inflazione: -80 miliardi in 7 anni, l’8 novembre il ‘Giorno nero dei consumatori’

Le associazioni dei consumatori italiane lanciano l’allarme consumi a seguito dei dati Istat che attestano come l’inflazione continui a scendere a settembre, toccando quota -0,3% rispetto al mese precedente e -0,1% su base annua.

“E’ una deflazione pericolosissima determinata dal forte calo dei consumi da parte delle famiglie – spiegano Codacons, Movimento Difesa Del Cittadino, Codici, Unione Nazionale Consumatori – Le spese delle famiglie hanno subito una riduzione complessiva di oltre 80 miliardi di euro negli ultimi 7 anni, e di questo passo il calo proseguirà anche nei prossimi mesi, con effetti devastanti per l’economia nazionale”.

Per tale motivo le associazioni dei consumatori CODACONS, MOVIMENTO DIFESA DEL CITTADINO, CODICI, UNIONE NAZIONALE CONSUMATORI, con l’adesione delle microimprese di COMITAS, indicono per il prossimo 8 novembre una giornata nazionale di protesta contro lo stato disastroso dell’economia italiana, l’aumento della pressione fiscale e la riduzione del potere d’acquisto delle famiglie, e per chiedere a gran voce la ripresa dei consumi e del commercio, più tagli alla spesa, eliminazione degli sprechi e rilancio e tutele dei prodotti agricoli italiani.

“L’8 novembre, in concomitanza con la manifestazione nazionale degli statali, sarà il “giorno nero dei consumatori” – spiegano le associazioni – Una protesta simbolica per richiamare l’attenzione delle istituzioni sullo stato disastroso in cui versano le famiglie italiane, sempre più impoverite a causa delle tasse eccessive e della riduzione della capacità d’acquisto, e sul drastico calo dei consumi registrato nel paese, che si accentuerà in autunno e in inverno con danni enormi per imprese e negozianti”.

CODACONS, MOVIMENTO DIFESA DEL CITTADINO, CODICI, UNIONE NAZIONALE CONSUMATORI invitano Confcommercio, Confesercenti e tutte le organizzazioni dei commercianti ad aderire alla giornata di protesta, perché la crisi che sta investendo il paese non riguarda solo i consumatori ma anche gli esercenti, danneggiati dagli inevitabili tagli di spesa operati dalle famiglie.