Si è concluso sabato 30 aprile al Teatro Morelli di Cosenza il Progetto “Io e gli altri” destinato all’integrazione degli alunni stranieri immigrati in Calabria, promosso dall’Amministrazione comunale di Cosenza che lo ha organizzato con il settore cultura e welfare, e finanziato dalla Regione Calabria.
“Io e gli altri”, frutto della concertazione tra il Comune di Cosenza ed alcuni istituti scolastici e associazioni del territorio, in veste di soggetti attuatori, ha offerto per quattro mesi agli alunni stranieri che frequentano alcune scuole della città (quelle che hanno aderito al progetto) la possibilità di partecipare ad attività laboratoriali.
In particolare, sono stati attivati un laboratorio teatrale, uno linguistico ed uno musicale. Ora che il progetto è giunto alla fine, le esperienze maturate dagli alunni stranieri nei singoli laboratori sono confluite in una rappresentazione teatrale, dal titolo “Sentieri stranieri”, che è andata in scena sabato 30 aprile al teatro Morelli.
Lo spettacolo “Sentieri stranieri”, a cura di Dario De Luca ed Elisa Janni Palarchio, è stato realizzato dagli alunni italiani e stranieri dell’Istituto Comprensivo “Don Milani” di via degli Stadi, del 7° circolo didattico “Nilde Jotti” di Via Giulia e delle scuole medie 2Giambattista Vico”, “Tommaso Campanella” e “Fausto Gullo”.
Il partenariato con il Comune di Cosenza vede protagonisti, anche in occasione dello spettacolo teatrale conclusivo, l’Opera Nomadi (che si è occupata del laboratorio ludico-linguistico), il Movimento Difesa del Cittadino di Cosenza (che ha curato l’accoglienza degli alunni),l’Associazione culturale “Scena Verticale” di Castrovillari (che si è occupata del laboratorio teatrale) e l’Associazione di Musicoterapia “Amusa” di Montalto Uffugo (che ha curato il laboratorio musicale).
Obiettivo del Progetto “Io e gli altri” è stato quello di contribuire alla realizzazione di una scuola senza più steccati culturali, di lingua o di etnia, nella quale a prevalere siano i valori dell’accoglienza e della tolleranza per far sì che le differenze e le diversità siano percepite sempre di più come una ricchezza ed un valore aggiunto.