Dopo il nuovo scandalo sui dati di consumo falsati ammessi dal Presidente della Mitsubishi Tetsuro Aikawa, ilMovimento Difesa del Cittadino (MDC) ha notificato una diffida ed una richiesta formale di chiarimenti, ai sensi del Codice del Consumo, in merito il coinvolgimento del mercato italiano e degli automobilisti che hanno acquistato i modelli incriminati.

L’azienda ha dichiarato di aver manipolato i dati di consumo di carburante di almeno 625.000 veicoli di cui 157.000 Mitsubishi e 468.000 con brand Nissan, una condotta che, se provata anche in Italia sarebbe in contrasto con il codice del consumo ma anche delle norme civili, penali ed ambientali analogamente a quanto già oggetto di indagine nel caso della Volkswagen Italia.

In particolare MDC ha chiesto di conoscere se e quante auto risultano coinvolte nel nostro Paese e, in caso positivo, l’elenco dei modelli, il periodo di commercializzazione e notizie circa un eventuale piano di richiamo e di indennizzo per i proprietari coinvolti.

“Speriamo nella massima collaborazione da parte di Mitsubishi Italia – ha dichiarato Francesco Luongo, Vicepresidente nazionale MDC – per poter fornire notizie certe ai consumatori ed evitare che si ripeta quanto accaduto di recente in un altro scandalo con milioni di proprietari di auto europei ingannati sulle emissioni ed a cui a tutt’oggi è negata ogni forma di risarcimento a differenza che negli USA”.