Finalmente anche in Italia si farà giustizia sugli acquisti inconsapevoli nei videogiochi su PC, Consolle e Smartphone, solo in apparenza gratuiti (free to play), ma pieni di scrigni (loot boxes) ovvero vantaggi o ricompense acquistati in gioco o, peggio ancora, vinti in una lotteria a pagamento privi di informazioni trasparenti che possono ingannare i consumatori, spesso molto giovani, riguardo ai costi naturalmente  a carico di ignari genitori”- questo quanto dichiarato dal Presidente del Movimento Difesa del Cittadino nell’annunciare che l’Autorità Antitrust, dopo le segnalazioni dell’associazione, ha deciso di avviare una indagine sulle big del mercato videoludico mondiale Electronic Arts e Activision Blizzard per la possibile violazione del Codice del Consumo.

Secondo gli ultimi dati della AESVI le persone che hanno giocato ai videogiochi in Italia negli ultimi 12 mesi sono 16,3 milioni, le fasce di età in cui si gioca di più, sia sul fronte maschile che femminile, sono quelle comprese tra 15-34 anni e tra 45-64 anni per un mercato che ha un giro d’affari significativo pari a 1,7 miliardi di euro.

Per il Movimento Difesa del Cittadino l’intrattenimento videoludico è un mercato importante, ma vanno stroncate sul nascere quelle pratiche commerciali scorrette legate ad acquisti poco consapevoli cui possono essere indotti i più piccoli, specialmente se accompagnati da meccanismi come le loot boxes assimilabili a quelli del gioco d’azzardo, in danno di soggetti più vulnerabili come bambini ed adolescenti.

MDC denuncia inoltre l’esistenza di veri e propri brevetti finalizzati a convincere il giocatore a spendere sempre di più nei videogiochi, come quello ideato nel 2015 e depositato dalla Activision nell’ottobre del 2017 (United States Patent n. 9,789,406).

A finire sotto la lente del Garante dopo la segnalazione del Movimento in particolare giochi Fifa 20, Star Wars Battlefront e Apex Legend della Electronic Arts ma anche Overwatch e Heartsone della Activision Blizzard.

L’Autorità ha tuttavia richiesto alle società l’intero elenco dei videogiochi prodotti e distribuiti che implementino sistemi di acquisti “in game” ovvero “loot boxes” venduti o scaricati nel 2018 e 2019 a consumatori italiani.

Nel corso dell’istruttoria della Autorità, MDC chiederà alle aziende di sospendere cautelativamente ogni forma di microtransazione oggetto di indagine da parte dell’Antitrust.